Venghino siore e siori!
Qui si fa
un sacco di specialità!
C’è chi scrive e chi corregge,
ma soprattutto…
c’è chi legge!
Va bene, non me ne vogliate se per una volta mi sono presa una piccola licenza poetica (poi vi racconterò di come mi piaccia scrivere poesie brutte, ma non è questo il giorno!), ma oggi vi voglio parlare di una figura che forse è un po’ in ombra nel panorama editoriale.
Il suo nome è… Beta-Reader!
Va bene, non vi spaventate adesso perché ho usato un’altra lingua che non è l’italiano. Non è il caso di fare così, CALMIAMOCI!
Bene, fate un respiro profondo che andiamo avanti, non c’è bisogno di agitarsi, OCCHEI?
Dunque, dicevo: il beta-reader che, tradotto, è il lettore beta, non è altro che una persona che si offre, spontaneamente e gratuitamente, di leggere un manoscritto per fornire la propria personale opinione.
Sì, avete letto bene: personale!
Per capirsi: avete presente quando ai programmi per il computer, ad esempio, si fa fare il beta test? Ecco, il beta-reader è colui che fa fare il beta test al libro. Chiaro, no?
E, contrariamente a quanto fa invece un consulente editoriale, lui (o lei), dovrà semplicemente dire se ciò che ha letto gli piace o meno.
Ok, non è così semplice come sembra.
Perché per essere un beta-reader servono almeno un paio di requisiti importanti, senza i quali non è possibile candidarsi per questo ruolo.
Prima di tutto bisogna essere LETTORI FORTI.
Cos’è un lettore forte? È quella persona che legge *almeno* un libro al mese.
E che quindi sia appassionata di lettura, tanto da poter essersi formata un gusto personale e quindi avere la facoltà di giudicare un testo scritto.
[Che poi, almeno un libro al mese, se devo dirvela proprio tutta, a me pare un po’ pochino!
Vi faccio un esempio: io, che sono una editor e che lo faccio anche per il mio lavoro (ma soprattutto per il mio piacere personale), leggo/ascolto la media di 8 libri al mese.
Sì, sono tanti. A me piacerebbe leggerne di più, ma ancora non ci riesco.
Però, insomma, non dico 8, non dico nemmeno 5, ma almeno 2 o 3, sarebbe l’ideale, ecco!]
Poi si deve essere almeno un po’ esperti di un genere in particolare (non so, il Giallo, il Romance, il Thriller, quello che amate di più!), perché si può diventare un punto di riferimento per quegli autori che si cimentano in quel genere in particolare.
E infine si devono poter motivare le proprie ragioni.
Vi spiego: vi danno un libro da leggere. Lo leggete. Il libro vi piace: PERCHÉ? Il libro non vi piace: PERCHÉ?
Il beta-reader ha anche la facoltà di dare dei suggerimenti: può dire all’autore che cosa migliorare, cosa inserire, cosa togliere eccetera, eccetera.
Attenzione, però, ricordate: il beta-reader si offre a titolo gratuito!
Quindi se decidete di farlo, sappiate che non vi aiuterà a mantenervi.
Ma sarà certamente molto, molto utile per iniziare a inoltrarvi nel mondo dell’editoria e la vostra formazione nei mestieri editoriali come quello dell’editor o del consulente.